Circolo di Este, Lavoro, Lotte

Costruiamo lo sciopero generale contro il governo Napolitano – Monti

Il governo delle Banke vuole cancellare tutti i diritti acquisiti con anni di lotta da lavoratrici e lavoratori, vuole legalizzare l’uso del licenziamento ogni qualvolta venga richiesto dal piccolo imprenditore o dalla grande multinazionale, ogni qualvolta qualsiasi donna o uomo si permetta di alzare la testa dalla produzione o si rifiuti di fare turni interminabili o ritenga legittimo il riposo settimanale a salari da fame. Il Governo Napolitano-Monti chiama tutto questo “sacrifici per salvare il paese”, ancora una volta a sacrificarsi dovrebbe essere chi ha subito una vita di sfruttamento e ingrassato imprenditori, banchieri, ministri e caste di notabili.

E’ NOSTRO DIRITTO-DOVERE DIRE BASTA

La crisi non è passata ma noi abbiamo già dato!

La Bassa Padovana è un territorio dove la crisi ha devastato il tessuto sociale e produttivo. Sono miseramente falliti i progetti dell’allora Ministro Fracanzani del distretto europeo del legno nel montagnanese/casalese, si va esaurendo il ciclo del cemento, non sono mai arrivati i grandi investimenti delle multinazionali fossero Komatsu o Merlin-Gerin, per non parlare del bacino termale dove la cementificazione ha prevalso su acqua calda e fango ed oggi si assiste freddamente a un stillicidio di licenziamenti…

In questo quadro brillano per incapacità e silenzio i vari Amministratori regionali, provinciali e comunali. Gli ultimi seduti all’ombra dei campanili non sentono non vedono e tantomeno parlano …… e la Bassa affonda… anche in mancanza di pioggia..

Non parlano questi Amministratori figli delle politiche che volevano ogni campanile circondato da capannoni per zone artigianali e industriali e il territorio doveva essere solcato da inutili autostrade, nessuna idea per una vera viabilità. L’unico piatto ricco quello dei rifiuti. E quando il Centro Riciclo di Monselice fallisce ,si alza un assordante silenzio, forse perché figlio legittimo di quelle politiche o forse perchè a perdere il posto sono una sessantina di donne quasi tutte immigrate e la cosa non fa perdere il sonno… Bocche cucite anche quando una ventina di operai Komatsu dicono No al Licenziamento e impugnano “l’ accordo beatificato” per avere giustizia.

La Bassa affonda appesantita da migliaia di appartamenti sfitti, chiusi mentre giornalmente in tribunale si discute di sfratti, e, mentre Napolitano- Monti inventano l’IMU, nessun amministratore pensa magari alla requisizione temporanea di qualche seconda/terza casa per darla a chi ne ha bisogno. In una cosa sono solerti gli Amministratori della Bassa: invitare gli immigrati, i primi ad essere colpiti dalla crisi, a lasciare questo territorio anche se i figli sono nati qua, tornino al paese di provenienza o cerchino fortuna .D’altra parte nessun “investimento in risorse umane” ribadendo che la Bassa è un paese per vecchi

PRC circolo di Este Montagnana

Este via asiago1 5apr2012

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