Ambiente

Documento di Rifondazione Comunista sulla vicenda Acegas APS – Hera

In data 20 luglio 2012 con Sentenza n. 199 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 in quanto, tale norma, ha sostanzialmente reintrodotto nell’ordinamento le disposizioni dell’art. 23 bis del d.l. 112/2008 (noto come “decreto Ronchi”) abrogato con il referendum del giugno scorso.

Le norme del decreto Ronchi, poi abrogate dal referendum,si caratterizzavano per il fatto che dettavano una normativa del settore dei servizi pubblici locali volta a impedire, di fatto, la possibilità di gestione pubblica (in House) dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.

Con il referendum del giugno scorso, queste disposizioni venivano abrogate per quanto concerne “pressoché tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica” (quindi, non solo l’acqua, ma anche rifiuti e TPL).

Ma, a meno di un mese dalla pubblicazione del decreto dichiarativo della avvenuta abrogazione dell’articolo 23 bis, il Governo è intervenuto nuovamente sulla materia con una normativa uguale (anzi, ancora più privatizzatrice !) introducendo una drastica riduzione  delle ipotesi di affidamento in house.

Ma questa norma è stata, giustamente, abrogata dalla Corte Costituzionale.

Di conseguenza, almeno per il servizio idrico, il servizio rifiuti ed il trasporto pubblico locale, diventa pienamente ammissibile una modalità di gestione degli stessi secondo il modello che l’ordinamento comunitario definisce “in house”.

A questo punto non esiste nessun obbligo giuridico: il Comune di Padova è chiamato ad una scelta politica.

La scelta di farsi incorporare in Hera va nella direzione esattamente opposta allo spirito del referendum.

Hera è pubblica solo per il 61%; in Hera vi è una presenza significativa (circa il 16,2%) di investitori istituzionali.

Va ricordato che i cosiddetti “investitori istituzionali” non sono da confondersi con le istituzioni pubbliche: non si tratta cioè di soci pubblici, ma di privati a tutti gli effetti.

Gli investitori istituzionali sono operatori economici che effettuano considerevoli investimenti in maniera sistematica e cumulativa, disponendo di ingenti possibilità finanziarie proprie o affidategli.  Della categoria degli investitori istituzionali fanno parte, in linea di massima: società assicurative; Società di Intermediazione Mobiliare (SIM); Banche; società di gestione del risparmio; istituti di credito o altri operatori finanziari professionali che operino per proprio conto o nell’ambito di un mandato di gestione per conto di loro clienti, anche privati; holding finanziarie, ecc.

Nell’ambito di questi, quindi, figura anche Lazard Asset Management Pacific Company: una filiale di Lazard Frères & Co. LLC (“LF & Co.”), cioè una delle prime banche d’investimento globali. Today, LF&Co.

Ma non solo.

Si tenga presente che non si tratta di una fusione, in quanto questa termine si applica nel caso in cui i due soggetti siano paritari. Ma in questo caso le sovrastanti dimensioni di Hera rispetto a quelle di Acegas APS comportano una operazione definita “fusione per incorporazione”: cioè il soggetto più grande “ingloba” quello più piccolo.

Non è possibile una aggregazione di tipo paritario perché questa, ovviamente, dovrebbe avvenire tra soggetti paritari. Invece, il peso delle due società è fortemente sbilanciato a favore di Hera. Solo per restare sul valore della produzione, mentre per Hera questo si assesta al di sopra dei 4,3 miliardi di euro annui, per Acegas si arresta a poco oltre i 500 milioni di  euro: una differenza di otto volte circa. Il sistema che viene utilizzato è quello del concambio.

Per questo, da notizie di stampa, abbiamo appreso quale sarà il peso del Comune di Padova qualora si realizzasse questa “incorporazione”: il concambio si colloca in una forchetta del 13 – 16%. Questo significa che il peso del Comune di Padova nella nuova società non supererà il 7%.

La nostra proposta è quella di sospendere questa “fusione” insensata” e di verificare la possibilità di costruire una gestione “in house” dei servizi dell’acqua e dei rifiuti.

Padova, giovedì 26 luglio 2012.

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