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Elezioni a Padova: Comunicato stampa di Rifondazione Comunista

COMUNICATO STAMPA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

 

In questi mesi che precedono le elezioni amministrative nella città di Padova , Rifondazione comunista ha cercato di dare corpo a un percorso di costruzione di un progetto di governo della città alternativo a quello perseguito, con risultati fallimentari, dal Pd in questi anni .

 

Un progetto, quello del Pd , centrato sulla proposizione sistematica di grandi progetti, Auditorium, p.zza Rabin, privatizzazioni, vendita di Acegas Aps ad Hera, che sostanzialmente viene riproposto con il progetto del Nuovo ospedale e la fusione minoritaria di APS Holding con Bus Italia , fondato sulla pratica costante della concertazione con i poteri economici prevalenti in città e con le corporazioni di interessi.

 

Questo nella totale indifferenza per la crescita dei drammi sociali determinati dalle politiche europee di austerità e dall’aggravarsi della crisi, di cui la politica di vendita delle case pubbliche a fronte del dilagare dell’emergenza abitativa non è che l’esempio più lampante.

 

Questo nell’incapacità o indisponibilità ad agire in maniera organica e sistematica nella lotta all’inquinamento e nelle politiche di tutela dell’ambiente e del verde in città che ha sollevato e solleva forte opposizione da parte dei cittadini organizzati in comitati. Vedi la reiterata riproposizione di nuovi parcheggi in città : In Prato della Valle ( P:zza Rabin) , in via Dottesio al posto di un campo di calcio ecc..

 

Abbiamo lavorato e lavoriamo a una proposta alternativa, che rompa il modello di governo fin qui perseguito e dia gambe alla opposizione, non di destra, ma sempre più combattiva che cresce in città, di cui è un riflesso lo stesso sfaldamento della maggioranza di centrosinistra.

 

Questo nonostante il riproporsi di logiche di tipo politicista e personalistiche, che hanno portato all’impossibilità di un rapporto organico con Sel e con la stessa Padova 2020 con cui abbiamo anche cercato una interlocuzione. La scelta di fondare sulle primarie e non sulla presentazione di una coalizione alternativa al PD, che mentre partecipa alle primarie del centrosinistra costruisce liste civiche con pezzi della destra e si prepara all’ alleanza con Scelta Civica, il partito che più coerentemente ha interpretato le linee ultraliberiste della troika europea, rende più fragili e meno credibili le candidature alternative e profila la possibilità di una logica di coalizione a qualsiasi prezzo.

 

La stessa scelta di non perseguire elementi di battaglia comune con il PRC è indicativa di una ambiguità di percorso. Lo è perché Rifondazione comunista e solo Rifondazione comunista, è stata in questi anni in consiglio comunale e nella maggioranza di centrosinistra con la schiena dritta e coerente interprete delle battaglie ambientali, dei movimenti a difesa dell’acqua pubblica e si è opposta a tutte le scelte urbanistiche e sociali della giunta e della maggioranza del centrosinistra che collidevano con un progetto di città ambientalmente e socialmente sostenibile. Le nostre mozioni e i voti in consiglio comunale non sono chiacchere, sono fatti . Fatti di cui altri non si possono certamente fare vanto dopo aver seguito su tanti provvedimenti i diktat di via Beato Pellegrino.

 

Una posizione politica di fermezza sui contenuti di cui andiamo fieri che non abbiamo voluto e non vogliamo dismettere per convenienza politica. Non abbiamo subito ricatti né accettato lusinghe per mantenere la nostra linea di coerenza, senza pregiudiziali ideologiche ma, stando ai fatti. Una vera proposta di svolta, di sicuro cambiamento nelle politiche ambientali, urbanistiche, sociali, nelle relazioni tra i cittadini e il governo della città, deve porsi in netta alternativa e quindi fuori dal campo di centrosinistra governato dal PD con logiche di tipo maggioritario che privano i consiglieri eletti della loro libertà di agire secondo coscienza. Logica di cui abbia avuto la più evidente rappresentazione nelle pressioni , nelle minacce, che hanno accompagnato il voto sulla vendita di Acegas -Aps a Hera e perfino quello su un campo di calcio di periferia. Per questa ragione abbiamo deciso di aprire il percorso di costruzione di una coalizione alternativa fondata su punti di programma chiari, che abbia al centro la questione sociale e il lavoro , capace di connettere questi temi con una necessaria rottura con le politiche delle grandi opere, della dissipazione del territorio e la totale insensibilità concreta sulla necessità di abbattere l’inquinamento nella città più avvelenata d’Europa di cui la scelta di mantenere in vita le tre linee dell’inceneritore di San Lazzaro, l’insensibilità nei confronti del verde pubblico, la decisione di costruire nuovi parcheggi in città, la costruzione del nuovo Ospedale sono una evidente rappresentazione.

 

Senza guardare con indifferenza all’esito delle primarie rispetto alle quali c’è da parte nostra interesse e anche convergenza su talune proposte dei candidati alternativi a Ivo Rossi.

 

simbolo-prc

Prc Comitato Cittadino- Segreteria provinciale

 

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