Economia

L’uomo d’oro

L’uomo d’oro (GOLD MAN SACHS), il novello Mosè indicato dall’uomo del Colle (Garante prima della partecipazione dell’Italia alla guerra imperialista in Libia, e adesso delladesione dell’Italia alle politiche neoliberiste imposte dal blocco franco-tedesco e dagli USA) noto editorialista del Corsera, ha espresso più volte e in modo chiaro il suo punto di vista su questioni centrali, dirimenti, nel conflitto sociale e politico nel nostro paese. Ci pare importante indicare al movimento di lotta degli studenti e ai lavoratori queste sue opinioni apparse in un articolo del 2 Gennaio del 2011 sul Corriere. Egli si mostra per quello che è: un uomo della borghesia. E’ uomo della borghesia per cultura, per storia, per disegno politico. La sua presunta neutralità di tecnico diriserva della repubblica è smentita dalla sua storia, dai ruoli professionali ricoperti e dalla sua collocazione nel passato e nel presente della Trilaterale, uno dei centri di elaborazione del pensiero e delle pratiche del grande capitale e della finanza mondiale. E’ bene che i lavoratori, gli studenti, le donne e gli uomini di sinistra del nostro paese, conoscano le sue opinioni, il suo punto di vista, e non si facciano fregare dalla propaganda che, sotto la regia di Napolitano, lo presenta come il salvatore della patria.

MARIO MONTI CORRIERE DELLA SERA 2 GENNAIO 2001

“…In Italia, data la maggior influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell’opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data dalla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività. Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Maristella Gelmini e a Sergio Marchionne: Grazie alla loro determinazione verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili..”.

Piu’ chiaro di così

Auguri alla sinistra coccodè!

Paolo Benvegnù

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