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Caso Cancellieri, “fare per tutti quello che il ministro ha fatto per Giulia Ligresti”

redattoresociale.it – La proposta di Elton Kalica di Ristretti Orizzonti: “Fare in modo che tutti abbiano ‘il numero giusto’ per chiedere un interessamento umanitario per il proprio caro”. Le storie di Egidio, Antonino, Sergio, Walter e Jacques, morti in carcere.

PADOVA – Nella casa circondariale di Ferrara una settimana fa è morto Egidio, 81 anni, in sciopero della fame da 10 giorni per protestare contro il rigetto dell’istanza di detenzione domiciliare. A Secondigliano due settimane fa Antonino, di 61 anni, moriva per un tumore al cervello. A Rebibbia pochi giorni prima era morto Sergio, un 82 enne che aveva già avuto un ictus ed era ancora in galera. Il 31 agosto Walter, paraplegico di 58 anni, è rimasto carbonizzato nell’incendio della sua cella nel carcere di Opera. A Sassari è morto Jacques, cittadino belga di 66 anni, rimasto in cella a combattere con il cancro al pancreas per cinque anni chiedendo ripetutamente di uscire per curarsi e infine per poter morire “accanto ai miei due bambini e a mia moglie, in Belgio”. Nomi e storie ricordate oggi da Elton Kalica della redazione di Ristretti Orizzonti: “Chi ha conosciuto loro sicuramente stringerebbe le sbarre della propria cella provando rabbia per come la giustizia è sempre attenta quando si tratta di persone importanti, mentre ai molti cittadini comuni propone il suo viso più sadico”.

Il riferimento è al caso-Ligresti e alla telefonata del ministro Cancellieri. La vicenda dovrebbe offrire, per Kalica, “un momento di riflessione anche per tutti quei Tribunali di sorveglianza che non hanno concesso il differimento pena per motivi di salute a Egidio, Antonino, Sergio, Walter e Jacques, che sono poi morti in carcere”. Ed è una riflessione che riguarda molti, magistrati, operatori penitenziari, medici, “visto che negli ultimi dieci anni noi di Ristretti Orizzonti abbiamo contato più di mille e cento detenuti morti in carcere per malattia e altri 612 morti suicidi. Senza contare quelli che sono morti a casa o in ospedale, magari scarcerati poco tempo prima”.

L’invito rivolto al ministro è di istituire un ufficio ad hoc con il compito di ricevere le segnalazioni dei familiari dei detenuti malati “in modo che tutti abbiano ‘il numero giusto’ per chiedere un interessamento umanitario per il proprio caro. Perché ci vuole davvero un presidio umanitario che faccia per tutti quello che lei ha fatto per Giulia Ligresti”. La proposta è di assegnarne la direzione a persone come Rita Bernardini, ex deputata Radicale, da sempre punto di riferimento per i detenuti, “perché oltre alla formazione teorica ci vuole anche l’esperienza e la conoscenza dei problemi che rendono il nostro sistema penitenziario una macchina di sofferenza”. (gig)

 

http://www2.rifondazione.it/primapagina/?p=8634

 

Nessuno di loro si chiamava Ligresti

Nome cognome anni nazionalità carcere cause della morte, tutto. Aprendo il sito di “Ristretti Orizzonti” si può scorrere, dal primo all’ultimo nome, l’elenco – aggiornato al 2 novembre corrente – dei 2.222 detenuti deceduti in carcere dal 2010 al 2013. Ne stralciamo un piccolo segmento. “Solo” quelli che sono morti in carcere – per suicidio o altre cause “imprecisate” (tipo inadeguata assistenza sanitaria) – proprio a partire dalla stessa data, luglio 2013, che ha visto Giulia Ligresti usufruire di un “beneficio di carattere umanitario” che le ha permesso di passare dalla cella ai domiciliari.

Corso Egidio 81 anni 26-ott-13 Malattia, carcere di Ferrara
Italiano anonimo 43 anni 20-ott-13 cause “ancora da accertare” carcere di Avellino
Nuvoletta Angelo 71 anni 20-ott-13 Malattia, carcere di Parma
Occania Amedi 41 anni 19-ott-13 cause “ancora da accertare” carcere di Teramo
Nahri Said 33 anni 17-ott-13 Suicidio, carcere di Pesaro
Simsig Giulio 50 anni 17-ott-13 Suicidio, carcere di Trieste
Vadalà Antonino 61 anni 16-ott-13 Malattia, non specificata né definita, carcere di Secondigliano
Caccianti Sergio 82 anni 15-ott-13 Malattia, carcere di Roma Rebibbia
Valpiani Davide 49 anni 13-ott-13 Suicidio, carcere di Perugia
Asslamal Fouad 37 anni 23-set-13 cause “ancora da accertare” carcere di Livorno
Pellecchia Raffaele 55 anni 17-set-13 Malattia, carcere di Avellino
Faliero Vincenzo 43 anni 17-set-13 cause “ancora da accertare” carcere di Civitavecchia (RM)
Tunisino Anonimo 43 anni 16-set-13 Cause “ancora da accertare” carcere di Spoleto (Pg)
Continanza Nicola 39 anni 16-set-13 Cause “ancora da accertare” carcere di Bologna
Paiusti Francesco 66 anni 15-set-13 Malattia, carcere di Salerno
Ler Fulvio 53 anni 9-set-13 cause “ancora da accertare” carcere di Salerno
Panariello Angelo 64 anni 5-set-13 Suicidio, carcere di S. Angelo d. L. (Av)
Mokhar Ahmed Mohamed 24 anni 4-set-13 Suicidio, carcere di Caltanissetta
Spuzic Resad 35 anni 3-set-13 cause “ancora da accertare” Siena
Mariani Walter Luigi 58 anni 31-ago-13 cause “ancora da accertare” carcere di Opera (Mi)
Suladze Shota 29 anni 28-ago-13 Suicidio, carcere di Taranto
Daoudi Abdelaziz 21 anni 16-ago-13 Suicidio, carcere di Padova Circondariale
Italiano Anonimo 51 anni 13-ago-13 Suicidio, carcere di Prato
Anaki Moustapha 31 anni 10-ago-13 causa “ancora da accertare” carcere di Crotone (Cie)
Viorel Neicu 30 anni 1-ago-13 Malattia “ancora da definire” carcere di Sassari
Vignoli Mario 66 anni 29-lug-13 Suicidio, carcere di Cremona
Marsala Giovanni 40 anni 28-lug-13 Suicidio, carcere di Velletri (Rm)
Bottini Piero 53 anni 25-lug-13 Suicidio Roma, carcere di Rebibbia
Maragkos Nikolaos 53 anni 21-lug-13 Suicidio, carcere di Rossano (CS)
Tunisino Anonimo 40 anni 3-lug-13 Suicidio, carcere di Napoli Secondigliano.

http://www.liberazione.it/news-file/Nessuno-di-loro-si-chiamava-Ligresti.htm

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