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[Schio] IN MORTE DEL COMPAGNO SIMINI

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Il giorno 7 di Marzo è scomparso il compagno Ezio Maria Simini, figura importantissima nella vita politica e culturale scledense.

Egli imparò molto presto quale fosse il lato giusto della vita, lo imparò da suo padre, carabiniere , abituato a convivere col popolo e dalla sua famiglia.

E lo stare dalla parte giusta fu una costante della vita del compagno Simini la sua coerenza, il suo acume politico, le sue analisi molto spesso corrette e inattaccabili lo hanno reso popolare a molti ma allo stesso tempo un ostacolo per coloro che avrebbero voluto vivacchiare, sopravvivere, contrattare.

La sua vita pubblica è legata al Partito Comunista Italiano, di cui fu dirigente importante. Dietro di lui, a seguire le sue orme, molti comunisti di allora che resero grande e culturalmente vivace il PCI di Schio e dell’Alto Vicentino.

Il suo cammino nel Partito comunista durò fino alla Bolognina, al momento in cui i dirigenti nazionali di quello che era il più grande Partito Comunista d’Europa decidono di “chiuderlo”

Simini non fu con loro, e da subito entrò nel Movimento per la Rifondazione Comunista poi Partito della Rifondazione Comunista, perché acutamente sentì che quella era la strada per proseguire un cammino iniziato molti anni prima; nel suo profondo, una volta ci disse, aveva capito dove sarebbe approdata quella scelta scellerata.

Il compagno Simini è stato un grande attivista, militante, teorico politico, anche negli anni in cui fu segretario di Circolo e poi di Federazione e membro del Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista. E ancora una volta, con la sua straordinaria vivacità mentale, percepì che l’allora segretario nazionale del Partito , Bertinotti, aveva intrapreso una strada pericolosa per il PRC.

Ma pur mantenendo una autonomia politica rispetto alla linea nazionale, e mettendola in discussione sempre all’interno del circolo, non venne mai meno ai suoi doveri di dirigente comunista rispetto al partito. Fu questa sua integrità politica che gli valse un circolo molto grande; il PRC di Schio giunse ad avere anche più di 200 iscritti, con un gruppo giovanile di 50 Giovani Comunisti.

Consigliere comunale per molti anni, battagliero e fiero, non andava mai ai consigli comunali senza aver prima interpellato il suo direttivo, da vero comunista e dirigente sensato e umile.

Quante battaglie insieme, compagno Ezio; crediamo che nessuno di noi le dimenticherà, che nessuno di noi sarebbe dov’è ora se non avesse assorbito un po’ della tua coerenza e fortezza di spirito.

Ma il compagno Simini fu anche grande studioso del movimento operaio e della lotta partigiana. Molto egli scrisse; ci vengono in mente alcuni titoli: “Due giorni col sole negli occhi”, “Romero”, scritto assieme al Prof. Franzina Emilio, “…e Abele uccise Caino” sui fatti del 7 luglio a Schio. Ma molto altro egli scrisse. Uscito sottovoce dalla vita politica produsse molti opuscoli politici e culturali. E allora è proprio un peccato che la mezza pagina dedicata a lui dal Giornale di Vicenza sia testimonianza della piccolezza degli avversari politici da lui sempre sconfitti. Vorrei che il signor Tolettini che ha scritto un pezzullo intitolandolo “Giustificò l’Eccidio” avesse studiato tanto quanto fece il compagno Ezio Simini rispetto agli avvenimenti tragici del 7 di Luglio; se il compagno Simini prese una posizione chiara rispetto a quegli avvenimenti lo fece solo alla luce di studi e interviste e racconti e testimonianze avute da centinaia di persone, non certo per spirito di parte ma con la coscienza dello storico e del comunista, ovvio.

E il prossimo 7 Luglio, assieme alla presenza in piazza del Partito della Rifondazione Comunista, che ogni anno impedisce ai fascisti di attraversare le vie della nostra città, ci sarai anche tu compagno Ezio. Questa nostra battaglia ce l’hai insegnata tu e noi l’abbiamo sempre condotta, anche quando tu stavi alla finestra a guardare, ormai stanco e un poco sfiduciato di come la politica mostrasse sempre più il peggio di sé.

Compagno Ezio, i compagni della provincia di Vicenza ma, osiamo dire, sapendo di interpretarne i loro sentimenti di profondo cordoglio , i compagni del Veneto e dell’intero partito, a far capo dal suo segretario Ferrero, ti salutano a pugno chiuso e innalzano i loro vessilli rossi, listati a lutto per per te, per l’ultima volta.

La terra ti sia lieve, compagno Ezio.

Per il Partito della Rifondazione Comunista

Roberto Fogagnoli – segretario provinciale

 

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