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Incontro di Rifondazione Comunista con il Prefetto di Padova sull’EMERGENZA ABITATIVA IN CITTA’ E IN PROVINCIA

simbolo-rifondazioneCOMUNICATO STAMPA

Incontro di Rifondazione Comunista con il Prefetto di Padova sull’EMERGENZA ABITATIVA IN CITTA’ E IN PROVINCIA

Questa mattina una delegazione del PRC formata dalla capogruppo in Consiglio comunale Daniela Ruffini, dal responsabile dello Sportello sociale Alta padovana Mauro Mezzalira e dal segretario provinciale Benvegnù, ha incontrato il Prefetto di Padova dottor Sodano.

L’incontro è stato richiesto dalla Segreteria provinciale del PRC per illustrare la grave situazione di molte famiglie sotto sfratto e il quadro drammatico determinato dall’insufficienza o dalla totale mancanza di risposte da parte delle Istituzioni,regionali e comunali nella nostra Provincia.

Dal nostro osservatorio provinciale, fatto di numerosi sportelli antisfratto, abbiamo potuto riportare la fotografia che vede :

  1. più di mille sfratti nel 2012 in provincia, numero che sarà sicuramente più grande per il 2013;

  1. l’aumento delle richieste di esecuzione con forza pubblica, con previsioni ancora più pesanti per il 2014 in un quadro di aggravarsi degli effetti sociali della crisi e dei tagli allo stato sociale;

  1. la situazione di numerose famiglie già sfrattate e sistemate nei centri di accoglienza anche fuori provincia, poiché gli spazi di accoglienza in città sono già pieni.

Nell’inverno che viene è evidente che all’emergenza casa si accompagnerà una altrettanto emergenza bollette, per migliaia di famiglie che non sono più in grado di pagare il gas per il riscaldamento e le spese condominiali.

Il Prefetto ha riconosciuto la gravità della situazione, ma ha respinto la nostra richiesta di blocco degli sfratti per l’inverno, per mancanza di strumenti giuridici adeguati,dichiarando fuori dalle sue competenze la materia.

Per noi l’unico strumento emergenziale valido oggi sarebbe quello del blocco degli sfratti, con una nuova legislazione che possa riportare i canoni di affitto ad un livello più sopportabile per tutti, nonché la sospensione della vendita delle case popolari.

Un punto di convergenza con la Prefettura è stato trovato sulla possibilità di costruire un tavolo provinciale sull’emergenza abitativa al quale far partecipare, oltre che i comuni e l’Ater, i sindacati degli inquilini e della proprietà, le associazione che intervengono per il diritto all’abitare, quegli enti (Banche – Assicurazioni-fondi immobiliari, istituzioni statali), non pochi nella nostra provincia, che posseggono un consistente numero di immobili inutilizzati, nonché le associazioni dei costruttori che piangono per la mancata vendita di molti alloggi costruiti.

Se tutti questi soggetti facessero la loro parte e mettessero a disposizione, a canoni sostenibili, il loro patrimonio immobiliare, sicuramente si potrebbe affrontare in maniera più efficace e meno drammatica per i cittadini e le famiglie, l’emergenza sociale e abitativa nella nostra provincia.

Chiediamo anche al Comune di Padova di farsi promotore con il Prefetto, di questo tavolo territoriale contro le emergenze abitative, nonché di sospendere la vendita delle case popolari e di rimetterle nelle disponibilità delle graduatorie e dell’emergenza abitativa, richiesta che riproponiamo anche all’Ater.

La politica e le istituzioni con essa, devono fare la loro parte, per garantire a tutti i cittadini del nostro territorio il diritto di vivere con dignità, il diritto di poter avere un’abitazione dignitosa, così come prevede con grande chiarezza la nostra Costituzione, troppo spesso usata per le chiacchiere ma non osservata nei fatti.

Padova 12 novembre 2013 Rifondazione comunista Padova

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Sportello sociale blocca tre sfratti con la mediazione

 

Mattina all’insegna del blocco degli sfratti fra via Manara, alla Stanga, via Schiavone e via Brunacci all’Arcella. Tre operazioni che hanno visti impegnati una trentina di attivisti dello Sportello sociale di Rifondazione comunista in qualità di “mediatori” fra le istanza degli inquilini e quelle dei proprietari.

Tre situazioni ciascuna con peculiarità proprie. In due casi la presenza di minori aggravava il caso già drammatico degli inquilini: alla fine, ha prevalso la capacità di dialogo fra gli attivisti dello Sportello Sociale, i proprietari, le forze dell’ordine e l’ufficiale giudiziario.

Forte delle proroghe ottenute Paolo Benvegnù segretario di Rifondazione Comunista,alla fine della giornata ha spiegato: «La situazione abitativa nel nostro Comune è sempre più grave. Le strutture di accoglienza sono piene e molti soggetti sfrattati devono essere ospitati dalle province limitrofe, mentre ci sono decine di alloggi pubblici vuoti oppure in vendita».

Un’emergenza casa sempre più in primo piano anche a Padova. Secondo lo stesso ufficiale giudiziario incaricato, le operazioni di sfratto esecutivo sono quasi triplicate quest’anno rispetto al passato. E molti sono sfratti per morosità, a causa della crisi. (ri.sa.)

Fonte: Il Mattino di Padova

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