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Paola Morandin, Operaia Electrolux: «Tsipras difende il diritto al lavoro»

morandin_ovadia_tsiprasPADOVA. Paola Morandin, 47 anni, operaia all’Electrolux di Susegana, delegata nella Rsu per la Fiom Cgil, è la capolista di Tsipras alle elezioni europee del 25 maggio: perché ha deciso di candidarsi?

«Perché Tsipras non ha riciclati della vecchia politica, la casta che cambia giacca, cravatta e partito a ogni elezione: siamo una lista nata dai movimenti della società civile, dalle lotte sociali, sostenuta da Prc e Sel. Dopo 4 mesi di protesta abbiamo evitato 400 licenziamenti all’Electrolux, anche se al referendum sull’accordo voterò no. Abbiamo evitato che i nostri stipendi venissero abbassati a livello della Polonia: i lavoratori vanno pagati di più, il modello da seguire è quello tedesco, con stipendi medi di 2500 euro al mese».

Lei nella vertenza ha conosciuto sia Zanonato che la Guidi: chi promuove come ministri?

«Mi hanno deluso entrambi: Zanonato si è mosso all’ultimo minuto, mentre Federica Guidi ragiona come un’ imprenditrice anche da ministro e vede solo le ragioni dell’Elecrtolux, ma pure Renzi ci ha deluso: non potrò mai cancellare quella scena di Treviso, con il premier che riceve Benetton e gli industriali e lascia i delegati Electrolux fuori dalla porta. Il governo ha stanziato 6 milioni di euro per i contratti di solidarietà, così abbiamo evitato i licenziamenti ma gli operai Electrolux avranno lo stipendio decurtato e i benefici andranno tutti all’azienda».

La soglia del 4 per cento non esiste in tutti i Paesi Ue chiamati al voto domenica: pensate di superarla?

«Ma certo. Tsipras è un movimento nato in Grecia che ha radici in tutt’Europa: Alexis è il leader della nuova sinistra che si oppone al rigore dei tecnocrati di Bruxelles e della Bce, ma noi non vogliamo uscire dall’euro. Sarebbe un follia. In parlamento nascerà un gruppo con radici in Grecia, Portogallo, Spagna, Francia e Italia».

Il voto rischia di essere un duello Renzi-Grillo, che spazio ci può essere per una sinistra radicale?

«Grillo incute solo paura con la sua rabbia, è un disfattista che rischia di portarci alla rovina e si è alleato con Anne Marie Le Pen, che in Francia coltiva la xenofobia con posizioni più estreme di quelle della Lega Nord. Noi della “lista Tsipras” vogliamo un’ Europa democratica, federalista, rispettosa dei diritti di tutti e delle autonomie locali, pacifica ma forte, inclusiva, sottratta al dominio della finanza. Basta rileggere come ha fatto Barbara Spinelli il «Manifesto di Ventotene» per capire che solo la sinistra può tornare all’idea originaria di Europa: pace, lavoro, diritti civili, altro che razzismo e miliardi regalati alle banche».

Lei è al debutto in politica?

«Certo. Ho la tessera dell’Anpi e della Fiom e sono un’operaia della linea 1 che produce frigoriferi alla Electrolux e coltivo un sogno: entrare all’europarlamento per difendere i diritti degli operai e non solo quelli delle banche».

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simbolotsiprasPADOVA CON TSIPRAS
Chiusura della campagna in piazza dei Signori

Il comitato Padova con Tsipras concluderà oggi la campagna elettorale per le elezioni europee della lista “L’Altra Europa con Tsiprasdalle 16 alle 20 presso il banchetto in piazza dei Signori passeranno a dare il loro saluto, sostegno contributo vari artisti, musicisti e scrittori. Sarà presente il candidato Carlo Salmaso.

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