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Ieri e oggi, ancora picchetti per impedire lo sfratto di tre famiglie

Due  famiglie di lavoratori da tempo assistite dallo sportello sociale di Rifondazione Comunista che  sembrava avessero trovato una soluzione nelle trattative con l’ufficio casa, entrambe al quarto accesso. Una famiglia, quattro persone, due bambini piccoli di cui uno disabile,  Il padre occupato in una cooperativa( in ritardo  nei pagamenti degli stipendi) aveva ottenuto l’intervento del comune che aveva pagato due mensilità per  un rinvio dello sfratto, due mesi necessari per trovare una soluzione. Nulla di fatto, blocco dello sfratto e rinvio di altri due mesi. Più o meno la stessa condizione per un altra famiglia che aveva perfino accettato una casa proposta dal comune a un canone di 650 euro mensili pur di sistemarsi in qualche modo. All’improvviso anche questa soluzione è sfumata . Blocco dello sfratto! Rinvio di due mesi. Non solo non ci sono soluzioni per i  moltissimi casi di sfratto crescenti , ovvia conseguenza della crisi e del diffondersi della precarietà e di retribuzioni sempre più basse ma, perfino casi che sembravano quasi risolti sono tornati al punto di partenza.
Nel terzo sfratto , famiglia di una lavoratrice in cassa integrazione, due bambini e uno in arrivo, lo sportello ottiene il rinvio a novembre. La situazione è quindi pessima, si accumulano nei mesi autunnali e invernali un numero crescente di casi di sfratto con poche possibilità di soluzione.
La risposta politica debole e poco efficace nella precedente amministrazione, alle prime battute dell’amministrazione nazional- leghista di Bitonci appare orientata  a muoversi sulle linee della differenziazione e quindi poco disponibile a interventi a sostegno delle molte famiglie di lavoratori migranti in gravi difficoltà economiche dentro la crisi.
L’unica strada percorribile è quella di rilanciare la piattaforma di lotta del movimento per la casa e sostenerla con una forte e continuativa mobilitazione di massa, la più larga e articolata possibile, in città e nella provincia.

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