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8 Luglio: Lo Sportello sociale del Prc ottiene il rinvio di due sfratti

Ieri e oggi, militanti dello Sportello sociale dì Rifondazione Comunista hanno ottenuto il rinvio di due sfratti, impedendo che persone e famiglie finissero in strada. Una donna con due figli minori e madre a carico, con un lavoro a orario ridotto, assolutamente insufficiente per un affitto troppo elevato per le sue disponibilità. Un caso di evidente morosità incolpevole riconosciuto anche dal Comune. La possibile soluzione è stata rifiutata dai proprietari dell’alloggio. Un lavoratore di 59 anni sotto sfratto dall’Ater per l’interpretazione rigida delle normative relative alla titolarità dell’alloggio in cui ha vissuto per 20 anni con l’anziana nonna deceduta. Non è stato sufficiente aver sempre pagato l’affitto. Il fatto di non aver adempiuto tempestivamente all’espletamento di alcune pratiche burocratiche ha messo in moto la procedura di sfratto. Un modo come un altro per liberare una casa popolare da mettere nel conto delle tante già vuote e senza inquilini, destinate al degrado e alla futura vendita. Una modalità di gestione dell’emergenza casa che aggrava i problemi invece di risolverli.
È da tempo che diciamo che l’emergenza abitativa in questo quadro di crisi può essere affrontata e risolta solo se c’è la volontà politica di farlo. A Padova e provincia, ci sono disponibilità larghissime di alloggi vuoti dell’ATER e di altri enti e istituzioni. Si può scegliere di dare una risposta dignitosa a tanti e tante, oppure continuare a favorire la speculazione o la rendita. Ci pare, purtroppo, che la scelta prevalente oggi sia quest’ultima.
Padova 8 luglio 2015
Sportello sociale di Rifondazione Comunista

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