In Evidenza, Trasporto Pubblico

“Inquinamento: progettare e lottare per una vera alternativa”

COMUNICATO STAMPA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA: “inquinamento: progettare e lottare per una vera alternativa”.

Gratuità del trasporto pubblico, biglietto unico per l’intera giornata, blocco del traffico, targhe alterne. In queste settimane in tutte le grandi città, da Torino a Roma a Milano, nelle aree metropolitane, ma anche nelle medie città italiane si susseguono i provvedimenti per contrastare l’”emergenza” inquinamento dell’aria. Questo accade anche nel Veneto.

Nei quotidiani, nelle trasmissioni televisive, vengono snocciolati i dati sui ripetuti sforamenti dei limiti della concentrazione delle polveri sottili nell’aria e sulla crescita esponenziale delle malattie correlate. Tutte cose da sempre risapute, spesso denunciate da medici impegnati veramente nella difesa della salute dei cittadini, e in ogni caso  prodotto di fenomeni destinati ad aggravarsi come conseguenza e concausa dei cambiamenti climatici.

Chi pensa di risolvere il problema con i pannicelli caldi, con iniziative spot, con provvedimenti tampone, non va da nessuna parte. E’ chiaro ed evidente a tutti che questo modello di produzione e di consumo, insostenibile, figlio delle logiche del mercato e del profitto, porta direttamente al disastro: al progressivo surriscaldamento del pianeta, all’aggravarsi dei fenomeni naturali, alla riduzione delle risorse disponibili, al proliferare conseguente dei conflitti. All’orizzonte nessuna possibile inversione di tendenza in un economia mondiale dominata dagli interessi, strettamente connessi, della grande finanza e delle  multinazionali.

Chi non si fa abbindolare dalla propaganda vede bene come la stessa conferenza di Parigi sul clima, al di là delle chiacchiere, non ha prodotto nei fatti nessun risultato concreto, nessun obbligo per nessuno mentre continuano a colpi di centinaia di miliardi (di dollari e di euro) i finanziamenti all’industria dei combustibili fossili. L’economia, la politica e le guerre a livello mondiale restano ancorate al dominio e al controllo delle forniture di petrolio e ai suoi consumi; a questa corda che ci strangola con sempre più forza a cui è inchiodato il nostro futuro.

Solo la rottura, la sconfitta di questi interessi materiali, potentissimi, può dare gambe ad una alternativa, alla speranza di un modello sociale ed economico compatibile con una vita decente per l’intera umanità. Solo interventi radicali nell’immediato, segnati da un profilo di lungo periodo, possono produrre qualche effetto concreto che vada nel senso di un reale miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente, della qualità della vita di tutte/i.

Innanzitutto bisogna fare un investimento strategico nel trasporto pubblico, sottraendolo alle logiche nefaste della privatizzazione, abbattendo i costi per gli utenti, penalizzando nei centri urbani l’uso delle macchine e del trasporto su gomma in generale. Un piano che nel Veneto significa la realizzazione di un’unica società pubblica che gestisca tutta la rete del trasporto urbano ed extraurbano, compreso il treno, con investimenti adeguati, abbattendone il costo per gli utenti fino alla gratuità in determinate fasce orarie e per precise categorie di cittadini, con biglietto unico per tutti i vettori.

Un’operazione alla fine vantaggiosa anche dal lato economico visto l’enorme peso nel bilancio della sanità pubblica delle malattie connesse con l’inquinamento dell’aria. Vedi i dati degli studi dell’OMS ai quali vanno collegati: la fine del consumo del territorio e della sua cementificazione e lo sviluppo delle aree verdi e dei parchi urbani, la costruzione di ampie fasce alberate, lungo le vie di grande traffico, le tangenziali che circondano le città, il blocco del taglio dei grandi alberi, ecc.

Significa progettare la riconversione ecologica dell’economia e della produzione e la sua centratura sui bisogni di cura, di relazione, di crescita sociale e culturale dei cittadini, di rispetto dell’ambiente e del territorio, abbattendo gli orari di lavoro al minimo necessario per la riproduzione della vita e per migliorarne la qualità.

Paolo Benvegnù – segretario regionale di Rifondazione Comunista

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.