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Post referendum, Ferrero: “Ora elezioni subito e niente centrosinistra. C’è l’alternativa”

Fonte: http://www.iltabloid.it/blog/2016/12/05/post-referendum-ferrero-ora-elezioni-subito-niente-centrosinistra-ce-lalternativa/

“Elezioni subito e niente centrosinistra. L’alternativa è un blocco sociale di sinistra alternativo al Partito Democratico che riparta dai valori della Costituzione difesa con il voto dai cittadini”.
Il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero ad Intelligonews boccia i progetti della sinistra Dem di dare vita ad un nuovo centrosinistra che rottami definitivamente il progetto renziano del Partito della Nazione.

Ferrero, con la vittoria del No c’è chi parla di sventato rischio dittatura, pericolo paventato soprattutto da sinistra. E’ davvero così? Siamo fuori da un rischio dittatura?

“Sicuramente abbiamo scongiurato una dittatura del liberismo. Il dato di questo referendum è enorme perché questa partecipazione altissima e questo risultato nettissimo dicono che il popolo italiano ha ri-scelto la Costituzione nata dalla Resistenza contro un’ipotesi di costituzione liberista che volevano Renzi e Verdini ma anche Draghi, la Merkel, Obama e tutti i liberisti del mondo. La partecipazione al voto va molto al di là delle forze politiche che hanno sostenuto una posizione o l’altra. C’è stata una straordinaria eccedenza di partecipazione e questo sta a dimostrare che da parte dei cittadini c’è un rinnovato protagonismo”.

Adesso però che scenari si apriranno?

“Bisogna andare subito ad elezioni anticipate, altre soluzioni non esistono. Bisogna raccogliere questo straordinario segnale di protagonismo della gente che vuole votare un nuovo Parlamento. I tempi possono essere molto rapidi. La Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sull’Italicum e un minuto dopo che lo avrà fatto si dovrà andare a votare senza perdere tempo con governi tecnici o riforme della legge elettorale. Si vada a votare con il sistema elettorale costituzionalmente garantito dalla sentenza della Corte Costituzionale o con la situazione costituzionalmente precedente nel caso in cui l’Italicum fosse bocciato”.

Eppure l’ipotesi più accreditata al momento è un Renzi-bis o un nuovo governo comunque a guida Pd, Padoan per esempio.

“Non ci servono altri governi. L’unica cosa da fare è trovare in Parlamento i numeri per rifare la legge di stabilità visto che questa è bocciata col Governo. Una legge di stabilità che dia risposta ad un’emergenza sociale del Paese, la povertà, introducendo il reddito minimo”.

D’Alema, ma anche vari esponenti della minoranza Dem, chiedono di tornare al centrosinistra e rottamare per sempre i progetti neo centristi di Renzi per recuperare i voti dei tanti elettori di sinistra che in questo referendum hanno contribuito in massa alla vittoria del No.

“Il centrosinistra è morto e sepolto e questo disastro di Renzi ne è il finale. Bisogna invece ricostruire la sinistra, una sinistra anti liberista. anti Renzi, anti Merkel, anti Hollande. Noi proponiamo una sinistra unitaria che riparta dai comitati per il No, dalle associazioni, dai sindacati, dalle forze della sinistra per dare vita ad un blocco sociale unitario e soprattutto autonomo e alternativo al Partito Democratico. Una sinistra che come base programmatica dovrà avere la Costituzione difesa dai cittadini e i suoi diritti, il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto all’assistenza”.

In questo referendum insieme alla riforma costituzionale non pensa sia stato bocciato anche il modello valoriale del renzismo, la difesa dei diritti civili, le nozze gay, la legalizzazione delle droghe leggere, tutti temi comunque cari a sinistra?

“La gente ha votato per difendere la Costituzione e per dire basta all’arroganza di questo Governo. Le unioni civili e tutto il resto non c’entrano niente”.

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