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[Padova] “NON CI SONO PIÙ ALIBI”

“Hic Rodhus hic salta”. Non ci sono più alibi. Il comunicato stampa del segretario cittadino del Partito Democratico non lascia spazio ad alcun dubbio. L’alleanza con la destra che ha rotto con Bitonci è un patto di ferro che non si può rompere. L’abbiamo detto all’interno di Coalizione Civica per amore di verità e per realismo politico. Con le illusioni e con le frasi magniloquenti ed ad effetto non si va da nessuna parte: i fatti sono fatti. Il percorso del Pd è chiarissimo e sotto gli occhi di tutti. Il lancio della candidatura “civica” di Giordani, la definizione del primo perimetro di alleanze, i voti degli organismi dirigenti. Bressa dice quello che in molti all’interno di Coalizione Civica non hanno voluto vedere. Confondere la realtà con i propri desideri rende ciechi. Non resta che prenderne atto e agire di conseguenza. Il programma e la partecipazione, il metodo democratico costituiscono la forza di Coalizione Civica; costituiscono la base per avanzare un progetto di città, libera, aperta, inclusiva, ambientalmente e socialmente sostenibile.  Un programma di governo che si deve misurare con le aspettative di radicale cambiamento che vivono nella nostra città, nelle sue periferie, senza indugi e politicismi con coraggio e determinazione, da subito.

Rifondazione Comunista, Padova

Questo il comunicato del PD:

COMUNICATO STAMPA
Antonio Bressa, Segretario Cittadino PD Padova

“Abbiamo lavorato per unire.  Chiediamo rispetto e non accettiamo veti.”

“In queste settimane, consapevoli della delicatezza della stagione che sta vivendo la città, dopo 3 anni di stagnazione e regressione, abbiamo lavorato mettendo al centro l’interesse di Padova e del futuro dei suoi cittadini, dunque di tutti noi. In nome di questo valore supremo, abbiamo rinunciato a rivendicare posizioni che avrebbero potuto pregiudicare la costruzione del bene comune, ricercando il massimo della condivisione con tutti coloro che pensano che a Padova ci sia una vera e propria emergenza civile. Abbiamo registrato segnali importanti e molto incoraggianti che dimostrano che la città è reattiva e che ha voglia di ripartire. Prima ancora che dalla politica si sono manifestate spinte da parti importanti della società che hanno trovato in Sergio Giordani una sintesi fra le tante istanze del migliore civismo, per questa ragione abbiamo scelto di sostenerlo con forza.

Lo abbiamo fatto con il coraggio di chi vuole superare schemi che appartengono più al manuale della politica che alla sensibilità della gente, per favorire e far emergere tutte le forme di civismo che vogliono rappresentare il riscatto della società padovana, dopo i due anni e mezzo di un amministrazione che ha calpestato la vocazione storica e i valori consolidati di una città da sempre aperta al futuro come Padova.

La nostra disponibilità è sempre stata massima e contraddistinta da un profondo rispetto verso tutti. In questi anni abbiamo dimostrato sempre la nostra estraneità alla cultura dei veti e la tensione verso processi di inclusione.

Questo percorso è stato aperto anche a Coalizione Civica, con l’esplicita volontà di favorire un accordo programmatico, sul quale abbiamo lavorato in questi giorni di incontri con spirito costruttivo. La decisione assunta ieri sera però ci sorprende, non solo perché è incompatibile con quanto ha già deliberato la nostra direzione per due volte in tema di alleanze, ma soprattutto perché prende le distanze dai principi ispiratori del nostro progetto che vogliamo inclusivo e aggregante. La nostra volontà è quella di unire e non possiamo far venir meno la lealtà nei confronti di chi ha già stretto un’alleanza con noi, approvata negli organismi a livello locale e consolidata anche nell’impegno di governo a livello nazionale. E’ un assunto così ovvio che fa pensare che il dispositivo approvato ieri sia stato scritto con la consapevolezza che avrebbe tolto la possibilità di un accordo. Sarebbe stato più chiaro e corretto esplicitare questo messaggio. E’ un approccio che si pone quindi in contraddizione con la costruzione di un progetto forte e credibile, e soprattutto basato sulla necessaria coesione che deve avere una squadra che si propone di governare la città con autorevolezza. Inoltre ieri sera sono emersi giudizi molto negativi e immotivati sul Partito Democratico e sulla persona di Sergio Giordani. E’ un modo di procedere inaccettabile e sbagliato che può pregiudicare la possibilità di un’intesa “leale e reale” bastata sul rispetto reciproco. Quanto al fattore fiducia, quel collante da costruire tutti i giorni perché la dialettica politica non si trasformi mai in atteggiamenti da resa dei conti, o di rivalsa tutta interna alla coalizione, con il voto di ieri sera è venuto a mancare.”

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