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I SINDACATI DICHIARINO LO SCIOPERO GENERALE. CONTRO IL CONTAGIO, SI FERMINO TUTTE LE ATTIVITÀ NON INDISPENSABILI

I SINDACATI DICHIARINO LO SCIOPERO GENERALE. CONTRO IL CONTAGIO, SI FERMINO TUTTE LE ATTIVITÀ NON INDISPENSABILI

E’ molto grave che il governo, subendo le pressioni del padronato, non abbia deciso di sospendere le attività lavorative in tutti i settori non indispensabili. La salute si ferma davanti ai cancelli di fabbriche e aziende. E’ una scelta sbagliata e incoerente che trasforma milioni di lavoratrici e lavoratori in involontari veicoli del contagio ponendo i profitti delle imprese al di sopra del diritto alla salute. Tutti sanno che nella maggior parte dei luoghi di lavoro in questi giorni non sono state garantite le precauzioni che sarebbero indispensabili e che non vi è stata alcuna iniziativa significativa di governo e regioni per attivare la medicina del lavoro e i controlli in maniera sistematica.

Rifondazione Comunista esprime il massimo sostegno agli scioperi che le RSU stanno promuovendo in tutta Italia per richiedere il fermo, dalla Electrolux di Susegana (TV) a Fincantieri di Muggiano. Invitiamo le RSU in tutto il paese a seguire il loro esempio. Se non ci pensa il governo, i lavoratori si difendano da soli come hanno fatto tante volte nella lunga storia del movimento operaio italiano.

Rifondazione Comunista-Sinistra Europea invita i sindacati a indire lo sciopero generale in tutti i settori non strettamente indispensabili alla vita dei cittadini e alla lotta contro il coronavirus! Il governo garantisca cassa integrazione a tutte le lavoratrici e i lavoratori e un reddito di quarantena alle partite IVA.

Che il governo non chiuda le fabbriche e gli uffici è una follia omicida che aiuterà il virus a diffondersi.

L’inciucio tra governo e Lega Nord è basato sul cedimento alle folli posizioni degli industriali che guardano ai loro profitti e non alla salute di chi lavora e alla lotta contro il contagio. Lavoratrici e lavoratori scioperando contro il contagio difendono l’interesse generale del paese e un diritto sancito dalla Costituzione. Prima la salute, poi i profitti!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista
Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea

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EMERGENZA BERGAMO: GORI E LEGA IRRESPONSABILI! SI CHIUDANO TUTTE LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE NON ESSENZIALI

Ieri, ufficialmente, in provincia di Bergamo si sarebbero registrate un paio di decine di morti a causa del coronavirus, ma tutti hanno potuto vedere che nelle pagine dei necrologi dell’Eco di Bergamo vi erano 109 necrologi a fronte della ventina che ci sono ordinariamente.

Che a Bergamo la situazione fosse gravissima, tanto da richiedere lo stato di zona rossa, era percepito da tutta la popolazione da tempo, ma le aziende hanno continuato a ricevere e inviare tecnici in Cina. Il sindaco Gori lanciava #Bergamo non si ferma e invitava i cittadini ad andare nei ristoranti e in centro a fare spese. Salvini, ancora il 27 febbraio, chiedeva di riaprire tutto. Ma le inadempienze di ieri sembrano non servire di lezione per l’oggi e la stessa cecità e sordità si stanno riproponendo irresponsabilmente in queste ore di fronte la gravissima estensione dei rischi nel mondo del lavoro.

Soprattutto non si vuole vedere l’arrivo sempre più frequente negli ospedali di 40/50enni che non sono altro che lavoratori contagiati, non si fa niente di serio sulle condizioni di lavoro in assenza di sicurezza e sui ricatti subiti dai lavoratori, non si ascolta il grido dei lavoratori che in queste ore stanno entrando spontaneamente in sciopero.

In nome dell’economia e dei profitti si mette a rischio la vita di migliaia di lavoratori che stanno gomito a gomito nei locali di produzione e in altri luoghi di lavoro.

Il solito Gori al più arriva a proporre che a pagare siano sempre i lavoratori suggerendo le ferie forzate.

Ma è ora di dire basta! Il Prc sostiene tutte le mobilitazioni e gli scioperi spontanei già in atto e si unisce con forza alla richiesta dello sciopero generale per esigere dal governo la sospensione retribuita di tutte le produzioni non essenziali.

Antonello Patta, segretario regionale della Lombardia
Francesco Macario, segretario provinciale di Bergamo
Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

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