Rifondazione Comunista Padova e lo Sportello Sociale di via Bajardi 1 hanno firmato l’appello lanciato dall’Unione Inquilini affinché sia bocciata la proposta di legge Bisa, in discussione in parlamento, che criminalizza il diritto alla casa, criminalizza le lotte sulla casa, calpesta la nostra costituzione e i diritti umani.
La proposta di legge, con la scusa di reprimere le occupazioni di “domicilio altrui” che già nel nostro paese possono essere perseguite con le leggi vigenti, mette sullo stesso piano le occupazioni di prime case di privati con quelle delle case pubbliche vuote e non assegnate, o con quelle che già hanno avuto la sentenza di sfratto esecutivo, scatenando una vera e propria caccia al povero.
Il governo Meloni, che ha abolito il sostegno alla morosità incolpevole, che ha tagliato il reddito di cittadinanza, che nulla sta facendo per recuperare gli alloggi chiusi e senza manutenzioni, che non ha stanziato nemmeno 1 euro per la costruzione o l’acquisto di case popolari, trasforma un problema sociale in un reato punito con il carcere, e senza l’intervento dell’autorità giudiziaria ma solo delle forze dell’ordine.
Se la legge dovesse passare, circa 50 mila famiglie, anche con minori o malati, ovvero 200 mila persone, dovranno trovare posto nelle carceri italiane. Il governo Meloni, anziché attuare il principio del passaggio da casa a casa in caso di sfratto, attuerebbe il principio del passaggio da casa a una cella di carcere!
Questa è l’ennesima dimostrazione della connotazione fascista, liberista e contro le classi popolari di questo governo che quando dice “prima gli italiani” si riferisce agli italiani ricchi, mentre gli altri italiani, quelli poveri e quasi sempre “furbi” nella narrazione di questa destra becera, non hanno dignità di ascolto e di aiuto.
Ci auguriamo che altre forze democratiche e altre associazioni nella nostra città sottoscrivano l’appello e si mobilitino concretamente per fermare questa ingiustizia.
Daniela Ruffini, co-segretaria provinciale Rifondazione comunista Padova e responsabile Sportello Sociale di via Bajardi 1
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