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APS HOLDING BUSITALIA: Zanonato, Rossi, Bitonci la musica non cambia

Volantino del dipartimento lavoro PRC rivolto ai lavoratori di Aps Holding

APS HOLDING BUSITALIA

Zanonato, Rossi, Bitonci la musica non cambia

Non c’era bisogno di una grande intelligenza politica per comprendere che sulla linea della privatizzazione delle società di servizio pubblico, dei beni comuni, tra la destra in tutte le sue sfumature dal verde, all’azzurro, al nero e il PD non c’è mai stata nessuna differenza di sostanza.

Sono tutti concordi infatti, nel procedere sulla strada delle privatizzazioni, la nuova frontiera del profitto per società finanziarie, banche, gruppi multinazionali. Per quanto riguarda il trasporto pubblico il fatto che Trenitalia sia una società di proprietà dello Stato non cambia nulla.

La logica è la stessa. Lo sanno benissimo i lavoratori ex SITA che hanno visto peggiorare la loro condizione di lavoro dopo l’acquisizione da parte di Bus Italia e i cittadini a cui sono stati ridotti i servizi. Anche il ricatto è sempre lo stesso: il deficit in bilancio, la necessità di un bacino più largo di utenza, come, viene detto, chiedono le direttive europee.

Invece non c’è nulla di ineluttabile, di necessario!

Su APS HOLDING gravano le scelte politiche fatte nel passato dalle diverse amministrazioni che si sono succedute e non sono mai state messe in discussione né tantomeno revocate. La giunta Destro ha caricato su APS-HOLDING i costi di Infracom, Zanonato ha scorporato APS parcheggi, Zaia ha ridotto i trasferimenti. Il gioco è fatto. Adesso Bitonci chiude la partita e, per non essere da meno di chi l’ha preceduto, mette sul piatto della fusione anche il ricatto della firma sul contratto aziendale.

Le promesse che vengono fatte ai lavoratori e ai cittadini non valgono un fico secco. Per i lavoratori parlano gli esiti delle privatizzazioni già realizzate dei servizi del trasporto pubblico e la tendenza generale alla riduzione dei salari, dei diritti, in atto nel nostro paese. Ai cittadini i fatti già mostrano una riduzione del servizio che sicuramente aumenterà con l’implementazione del piano industriale che accompagna il progetto di fusione.

Per i lavoratori l’unica risposta possibile è la mobilitazione e la lotta, la difesa intransigente dei loro interessi materiali senza alcun affidamento alla politica politicante, e la difesa del servizio pubblico contro ogni progetto di privatizzazione

La fusione minoritaria tra APS-HOLDING e BUSITALIA è una operazione a perdere per i cittadini padovani. Alla nuova società saranno trasferiti dietro pagamento di un affitto mezzi e impianti. Questo peserà sul bilancio aziendale già impoverito dalla continua riduzione dei trasferimenti da parte della regione. Questo bilancio per essere sostenibile dovrà contare quindi su un aumento del costo del biglietto, sulla riduzione del kilometraggio e del costo del lavoro.

L’esatto contrario di quello che serve.

Padova, città fra le più inquinate d’Europa maglia nera per i livelli di ozono e polveri sottili ha invece bisogno di sviluppare il trasporto pubblico e renderlo più accessibile ai cittadini. Solo con la logica cieca del calcolo economico a breve che non tiene conto dei costi enormi per il sistema sanitario del crescere esponenziale delle malattie gravi dell’apparato respiratorio, dei tumori dovuti agli agenti inquinanti, si può considerare il trasporto pubblico come una attività in perdita o peggio una merce, un servizio da vendere con profitto al pari di altri.

Basta con i tagli ai servizi pubblici

No alle privatizzazioni

No alla fusione.

Rifondazione Comunista Dipartimento Lavoro

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Via Monte Solarolo, 16 – 35141 Padova – 0498726028

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