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Rifondazione Comunista con i lavoratori metalmeccanici in lotta

Rifondazione comunista è al fianco dei lavoratori metalmeccanici in lotta nell’ambito di  una settimana di scioperi e manifestazioni promosse da Cgil, Cisl e Uil per chiedere al governo impegni concreti sull’occupazione e l’assunzione di politiche industriali che fermino la desertificazione produttiva in atto nel paese.
E’ il risultato delle scelte dei governi succedutisi negli ultimi anni che in nome del primato del mercato e della libertà d’impresa si sono limitati ad elargire soldi pubblici ad un capitalismo “prendi i soldi e scappa” incurante dei destini dei lavoratori, del sistema paese e dell’ambiente.
Oggi solo facendo come in Francia, cioè radicalizzando le lotte e unificando tutti i settori colpiti  è possibile imporre a questo governo atti in discontinuità con quelli che l’hanno preceduto e incidere realmente sulle crisi industriali che coinvolgono più di 160 stabilimenti colpiscono duramente l’occupazione e mettono a rischio settori strategici dell’economia italiana.
Con la campagna sociale del partito il Prc porta al confronto le sue proposte per ampliare la mobilitazione a un ancor  più vasto fronte sociale che coinvolgendo tutte le figure  e le sofferenze di cui è composto il mondo del lavoro, stabili, precari, disoccupati, sottopagati, migranti,   i giovani, le donne e i pensionati abbia la forza per riconquistare i diritti rubati da  trent’anni di politiche neoliberiste
Il Prc sarà in piazza a Roma, dove saranno presenti anche i lavoratori dell’ex Ilva in sciopero, per dire che Arcelor Mittal non è affidabile e che l’unica strada per salvare l’occupazione,  l’adeguamento degli impianti e l’ambiente è la nazionalizzazione.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-S.E.
Antonello Patta, Responsabile lavoro PRC. S.E.

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