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Mantoan, perché solo ora parla così chiaro?

Abbiamo letto con grande attenzione certe recenti dichiarazioni del Direttore della Sanità Veneta, Domenico Mantoan. Sono dichiarazioni sorprendenti, come se lui e chi ha politicamente governato la sanità veneta, fossero estranei ai problemi che sono emersi anche in occasione del Covid 19. No, caro Dr. Mantoan, così non va bene. Lei non si deve fermare alle pur gravissime responsabilità per i tagli alla sanità, dei governi Monti e Renzi: lei deve parlare anche delle responsabilità di Zaia, Lega e alleati.

Ad esempio, perché non dice che tra i ministri del governo Berlusconi che nel 2009 creò forti problemi per l’assunzione del personale necessario anche alla sanità pubblica, oltre al diretto responsabile, Brunetta, c’era anche chi l’ha scelta come responsabile della sanità veneta? Parliamo di Luca Zaia della Lega Nord, Ministro all’Agricoltura, che non ricordiamo abbia protestato duramente contro questo blocco delle assunzioni, che colpiva anche i nostri ambulatori e ospedali pubblici.

Caro Dr. Mantoan, persino Coletto, altro corresponsabile di quanto di male è successo alla sanità pubblica del Veneto, è stato più chiaro di lei su questo tema. Nel marzo 2019 affermava che le Regioni avrebbero chiesto la cancellazione del blocco delle assunzioni del 2009 (quando Zaia era ministro) perché la sanità pubblica avrebbe rischiato l’asfissia!

Lei può dire che Zaia forse non si era accorto di quanto stava succedendo, oppure, semplicemente condivideva il blocco assunzioni, perché che questo fosse già in atto, era confermato dal sindacato dei lavoratori del settore pubblico, che nel 2010 denunciava la mancanza in Veneto di 1000 medici e 2000 infermieri. E lei sa che in qualche ULSS veneta, ci sono stati tagli agli organici di medici ed infermieri addirittura solo pochi giorni prima dello scoppio della pandemia Covid 19? Cosa ha fatto lei, per bloccare la perdita di tali figure in pianta organica? Oppure ha condiviso anche lei, il taglio di parte del personale? Ha dimenticato che anche sotto la direzione sua e di Zaia, progressivamente si sono deliberati tagli alle schede ospedaliere degli ospedali pubblici del Veneto, rispetto al 2002, pari a 365 posti letto su 1.114, addirittura in area Terapia intensiva? Una riduzione che sicuramente ha diminuito la capacità del nostro sistema sanitario nell’affrontare il Covid 19. Invece avete dovuto aumentare i respiratori di terapia intensiva, da 450 a 825, un simbolico + 375 realizzato in un mese (nel frattempo si poteva salvare qualcuno se quei posti, ci fossero stati subito?) che si sovrappone quasi perfettamente al numero dei posti letto di area intensiva (365) tagliati negli anni precedenti!

Apprezziamo comunque, nonostante le sue omissioni, che ora lei dichiari che “a spalancare le porte al Covid 19 è stato il massacro della sanità pubblica!”. Massacro che Rifondazione quasi da sola ha denunciato in questi anni, così come ha denunciato la consistente privatizzazione perseguita negli anni anche nella sanità veneta da lei governata.

Si era sbagliato? Se risponde si, merita un elogio. Se dice no, anche lei deve essere additato come uno dei protagonisti negativi di questo ventennio. Uno di quelli che, pur sapendo che nel 1999, i posti letto ospedalieri del Veneto erano 23.802, poi ha assistito fino al 2019, al taglio di ben 5.847 posti letto, pari al 24,6%! Cancellato 1 posto letto ogni 4. E come lei ben sa, il taglio non è stato proporzionalmente uguale tra pubblico e privato. Negli ospedali pubblici si sono tagliati ben 6.137 posti letto (- 30,1%), mentre alle cliniche private niente tagli proporzionali, bensì aggiunte per + 290 posti letto (+ 8,5%)!

E per finire, viste le limitate risorse a disposizione, ci sa dire, se lei e Zaia avete recuperato quei 66 milioni di euro, frutto di “una concessione insostenibile e ingiustificata”, finiti nelle tasche dei privati e che Zaia nel 2011, aveva definito sostanzialmente un regalo elettorale di Galan? Zaia aveva detto che quei 66 milioni di euro (non bruscolini!) sarebbero ritornati al “legittimo proprietario, ovvero la Regione Veneto”. E’ successo tutto ciò o i privati non hanno restituito niente? E perché non sarebbero stati legittimi proprietari? E quanti letti di Terapia Intensiva si potevano attivare con quei 66 milioni di euro?

Catia Manganotti e Guglielmo Brusco – gruppo regionale sanità di Rifondazione Comunista Veneto

1 Comment

  1. Maurizio a

    Una giusta Denuncia. Ha avuto e può avere ulteriori spazi, che facciano cassa armonica?!?
    A risentirci e forza.
    Maurizio Gheller e